Sweet Enemy (Always Romance) (Italian Edition) by Kristen Callihan

autore:Kristen Callihan [Callihan, Kristen]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791280078810
editore: Always Publishing
pubblicato: 2022-10-13T22:00:00+00:00

17

«Mia carissima Emma» disse Dougal, il mio ex costumista, con voce strascicata. «Devo dire che adoro il tuo nuovo uomo.»

Così dicendo, si ficcò in bocca un bignè alla crema e gemette con aria teatrale portandosi una mano al petto.

Scoppiai a ridere. Sentire qualcuno che definiva Lucian il mio uomo era strano e piacevole insieme. Dougal aveva capito male, in ogni caso ero contenta di sapere che Lucian aveva ottenuto l’approvazione delle persone con cui avevo lavorato giorno dopo giorno. Ero fiera di lui, questo era poco ma sicuro. Oggi il suo aiuto si era rivelato fondamentale, avendo preparato non solo due torri di croquembouche ricoperte di finissimo e scintillante zucchero filato, ma anche golosissimi gelati accompagnati da delicati biscottini al burro e mango tagliato a forma di piccoli gigli in fiore.

E tutto senza alcuna fatica. A dire il vero, quando Lucian era venuto a sedersi accanto a me all’inizio della cerimonia, mi era sembrato soddisfatto e rilassato.

«Vero che è bravo?» domandai a Dougal prima di tuffare il cucchiaio nel gelato.

«Darò per scontato che tu stia parlando di me» mi bisbigliò Lucian all’orecchio, facendomi trasalire.

«Per essere un omone così grosso, hai proprio il passo felpato» brontolai.

Lucian ridacchiò al mio evidente sussulto di sorpresa e si sedette. «Buffo, ho pensato la stessa cosa di te.»

«Che sono sorprendentemente silenziosa per una donnona così grossa?»

Lucian mi scoccò un’occhiata di rimprovero. «Che sei brava a cogliermi di sorpresa.»

Un unico, lunghissimo tavolo che si estendeva per tutta la lunghezza della villa era stato sistemato sul patio di Saint e Delilah. Sulla tovaglia di lino color crema brillavano candele e candeline. A copertura, erano state erette ghirlande di lucine, candidi fiori freschi e foglie verdi.

Ora che la cena era finita, gli invitati stavano in piedi a chiacchierare o a divorare i dolci di Lucian.

«Hai fatto proprio un ottimo lavoro» gli dissi sinceramente.

«Mmh.» Lui lanciò un’occhiata alla mia ciotolina di gelato. «Non hai assaggiato il croquembouche.»

Arricciai il naso. «Non dirlo a Delilah, ma odio il mango. Lo odio.»

Lucian mi guardò per un istante mentre Dougal seguiva il nostro scambio con grande interesse; poi Lucian grugnì, si rimise in piedi e se ne andò.

«Oh-oh» commentò Dougal con una risata. «Hai fatto arrabbiare lo chef.»

Possibile? Lucian non mi sembrava il tipo che dava di matto se a qualcuno non piacevano i suoi piatti, ma in effetti si era allontanato in fretta e furia.

Lanciai un’occhiata smarrita a Dougal, chiedendomi se non fosse il caso di… be’, no, non intendevo scusarmi, non per una cosa del genere. Anzi, se era andato a mettere il broncio, poteva anche rimanere lì dov’era.

Tuttavia, Lucian ritornò prima che i miei pensieri potessero spingersi oltre, con in mano un piattino di quei bei bignè ricoperti di caramello che componevano il croquembouche. La mia collera non fece che peggiorare quando Lucian, messosi a cavalcioni della sedia in quel modo che sembrava piacere tanto ai maschi, mi fronteggiò.

«Dico sul serio, Brick. Il mango non mi piace e non ho intenzione di mangiare un bignè solo per placare il tuo…»

«Lo so che non ti piace il mango.

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